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LA STORIA

01

l'inizio

"Tecnica con fantasia" ... questo era lo slogan coniato da Erio Testi per la sua azienda, logica prosecuzione della Ditta fondata da suo padre Umberto nel 1934. Mai uno slogan ha racchiuso così bene l'essenza dello spirito imprenditoriale di Erio Testi.

05

si cambia

Nel 1949, a seguito del continuo incremento della produzione, l'azienda ha bisogno di maggior spazio per le proprie attrezzature; trasferisce quindi la propria sede in via del Borgo al n. 30, dove viene inoltre avviata la produzione dei primi telai in lamiera stampata per ciclomotori. I telai saranno realizzati ed utilizzati anche da altri costruttori dell'epoca, tra i quali la Garelli e la Demm. Questi accordi di fornitura, si protrarranno per diversi anni, sino alla metà degli anni 60.

09

sinergie

Nascono diverse sinergie con marchi stranieri, la più importante è forse con la francese Gitane, che assembla presso il proprio stabilimento i modelli realizzati in Italia, dotandoli di motori Minarelli realizzati specificatamente per il mercato francese, vendendo poi il prodotto finito con il marchio Gitane-Testi. In Germania è il rinato marchio Horex a produrre, su progetto della Testi, i modelli italiani.

13

l'accordo

L'accordo prevede la costruzione in Cina, esattamente nella provincia di Foshan, di uno stabilimento super tecnologico per la produzione di ciclomotori e moto fino a 125 cc.
(la nuova società prende il nome di FOSTI, dalla fusione dei nomi FOShan e TesTI).
Nell'attesa della costruzione dello stabilimento la ditta Testi dovrà fornire 1.000 moto al mese per un periodo di almeno 3 anni.

02

Umberto Testi

L'Azienda nasce per volontà di Umberto Testi (padre di Erio) quale fabbrica di biciclette nel 1934 e da subito la produzione si distingue per qualità e ricercatezza sicuramente superiore a quanto proposto dalla concorrenza, a conferma di ciò la clientela è consapevole che nel pagare un prezzo leggermente superiore, riceve un prodotto che si distingue dalla media.

06

Erio Testi

1958 - Umberto Testi lascia la guida dell'azienda al figlio Erio che costituisce la "Velomotor Testi di Erio Testi" il quale decide di puntare quasi esclusivamente sul settore del ciclomotore, un settore che ha ben conosciuto per l'esperienza maturata durante gli anni trascorsi in Austria presso la Fichtel & Sachs; in quel periodo ha acquisito importanti conoscenze tecniche, sia per quanto riguarda la parte telaistica che per la parte motoristica.

10

le esportazioni

Le esportazioni effettuate dalla Testi, toccano il 50% della produzione totale, facendo conoscere il nome Testi in 32 paesi in tutto il mondo. La collaborazione con la Minarelli procede a gonfie vele, tanto che alla fine degli anni '60 la produzione dei ciclomotori tocca le 20.000 unità annue e, grazie anche all'aiuto della casa produttrice dei motori, lo stabilimento viene ampliato a complessivi 6.000 mq. dove lavorano oltre 120 dipendenti.

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l'errore

Forte del contratto siglato, a Erio Testi viene consigliato di tralasciare la consolidata amicizia con la ditta Minarelli e di fornire ai cinesi la tecnologia di un motore di una azienda di Bergamo, che ha da poco realizzato un nuovo motore per ciclomotori.
Questo rende inviso Erio Testi all'Ing. Minarelli che decide di non sostenere più lo stesso nell'avventura cinese.

03

le biciclette

La fama delle biciclette prodotte da Umberto Testi piano piano si diffonde su tutto il territorio nazionale e l'impegno profuso da Umberto anche nel settore delle competizioni, porta gli organizzatori del giro d'Italia del 1946, in occasione della tappa che parte da Bologna, a organizzare la punzonatura delle biciclette proprio nella bottega di U. Testi, sita in Via Righi al n. 14.

07

Ing. Minarelli

Al suo rientro in Italia, facendo tesoro di quanto appreso, applica la propria esperienza nella costruzione dei telai nella propria azienda, condividendo la tecnica acquisita per ciò che riguardava i motori, con l'ing. Minarelli della omonima società.

04

Campione del Mondo

1947 - A coronamento dell'impegno nelle corse, la ditta Testi si fregia del titolo di Campione del Mondo nella categoria dilettanti, vincendo con il bolognese Benfenati il mondiale che si svolge a Parigi.

08

una nuova sede

1961 - La Velomotor Testi è ormai una realta' importante ed il marchio TESTI è ben conosciuto nel campo motociclistico per l'impegno industriale ormai acquisito e per la continua evoluzione. I continui successi commerciali portano la Testi a trasferire la propria attività nella nuova sede di San Lazzaro di Savena (BO) in Via dell'Industria al n. 9.
Le innovazioni tecniche nella produzione Testi sono all'ordine del giorno.

11

125 cc.

La produzione annuale cresce ancora toccando, in occasione di una mega fornitura verso l'Iran durata svariati anni, le 30.000 unità. Agli inizi degli anni '80 si intravede la crisi nel settore della moto, viene sospesa la produzione delle motociclette da 125 cc, ma i ciclomotori continuano a essere apprezzati nel mondo e seppure con un leggero calo della produzione, la Testi supera lentamente la recessione economica grazie alle continue innovazioni proposte accolte con entusiasmo dal mercato.

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la Cina

1983 - L'Ing. Minarelli segnala ad alcuni investitori americani, che hanno in progetto la costruzione di ciclomotori in Cina per il mercato interno, il nome di Erio Testi quale unico possibile partner in un progetto così audace visto, che sino a quel momento, nessuno aveva prestato attenzione a questo potenziale mercato.
Le trattative procedono serrate e portano la Velomotor Testi a essere la prima azienda europea a stringere un contratto di joint-venture con la Repubblica Popolare Cinese.

15

tradito

Nel frattempo i tecnici cinesi hanno completato il loro tirocinio e acquisito le necessarie nozioni tecniche per la costruzione dei ciclomotori. 
Approfittando del cambio ai vertici della joint-venture subentra un presidente cinese  e a questo punto le autorità cinesi decidono di non sottoscrivere  più l'accordo con Erio Testi  e di non rimborsare gli investimenti effettuati sia dalla Testi Italia che dalla Testi Usa.

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il Tribunale

Le parti finiscono in Tribunale con una vertenza tra la Testi, con il patrocinio del governo degli Stati Uniti da una parte e il governo della Repubblica Popolare Cinese dall'altra.
La vertenza, benchè siano passati ormai più di 20 anni, è tuttora pendente e senza alcune previsione di conclusione.
L'ingente perdita dei capitali che Testi aveva ottimisticamente destinato al progetto Cinese, rappresenta un danno irreparabile che costringe l'azienda alla chiusura definitiva della attività nel 1987.

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tecnica & fantasia

Oggi, dopo la morte di Erio Testi, sua figlia primogenita Cristina, ha deciso di riproporre lo storico marchio bolognese dando vita a una nuova attività motoristica che speriamo porti nuovamente il marchio Testi a essere una realtà nel cosmo delle aziende motociclistiche Italiane, con l'impegno di promuovere la creatività e la ricercatezza del design italiano, come in passato avevano fatto sia Umberto che Erio Testi, sempre ligi al motto dell'Azienda: "tecnica & fantasia".

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